Il nome delle piste e il loro orientamento

Gli addetti ai lavori hanno un criterio di riconoscimento delle piste che si basa sull’orientamento della pista stessa rispetto alla direzione del nord magnetico, espresso in decine.

Così, se questo orientamento è di 158 gradi, la pista si chiamerà 16, e se la si usa in direzione opposta (328°) il suo nome sarà 33. Anche una pista con orientamento di 333° si chiamerà 33, perché si approssima alla decina più vicina.

Questo permette di non fare mai confusione e di avere un nome che è coerente con le indicazioni della bussola o di altri sistemi di orientamento presenti a bordo, come il cosiddetto “direzionale”.

Se ci sono due piste parallele, come spesso succede, allora si aggiunge una L (left) o una R (right) per distinguerle l’una dall’altra, e se sono addirittura tre, quella centrale è contrassegnata da una C.

Unica eccezione, il caso di ben quattro piste parallele, come al Charles De Gaulle di Parigi. Qui l’orientamento è di 086° (atterrando verso est) e mentre due  piste sono correttamente identificate approssimando alla decina più vicina (09R e 09L), le altre due sono invece riferite alla decina più lontana, e si chiamano 08R e 08L.

Ovviamente, in caso di vento da ovest le operazioni si svolgono nella direzione opposta, e le piste si chiamano allora 27L, 27R, 08L e 08R.

Tutti questi numeri, per maggior chiarezza e sicurezza, sono riportati sulle cartine e nei cartelli segnaletici, oltre ad essere dipinti a caratteri cubitali sull’asfalto all’inizio (testata) delle varie piste.

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