Al decollo: V1 VR V2
La velocità di decollo non è sempre uguale e cambia ogni volta in base all’aeromobile utilizzato, al carico, alle condizioni climatiche ed atmosferiche, all’elevazione della pista e ad altri fattori.
Durante la fase di decollo vi sono 3 velocità da raggiungere a cui corrispondono determinate azioni:
V1: questa è la velocità di decisione. Al di sotto di questa velocità possiamo ancora decidere di fermare la corsa. Superata questa velocità occorre, per forza di cose, procedere con il decollo: cercare di fermare l’aeromobile ad una velocità superiore alla V1 potrebbe risultare molto pericoloso e con tutta probabilità, l’aeromobile, potrebbe rischiare di finire fuori pista, o al peggio, provocare un incidente fatale.
Vr: questa è la velocità di “rotazione”. Raggiunta questa velocità dobbiamo tirare dolcemente verso di noi la “barra” (in pratica la cloche) al fine di sollevare il muso dell’aeromobile ed iniziare il decollo vero e proprio, quindi, se il rateo di salita è positivo, si chiudono i carrelli per acquistare maggiore velocità.
V2: questa è la velocità di sicurezza raggiunta la quale possiamo continuare la salita anche nel caso in cui uno dei due motori dovesse guastarsi. Su alcuni aerei è presa anche come riferimento per retrarre i flaps.
Nei moderni aeromobili il compito di calcolare le velocità di V1, Vr, e V2 viene affidato a dispositivi come l’FMC. In genere il copilota, durante la fase di decollo, annuncia vocalmente al pilota il raggiungimento delle rispettive velocità.
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