Paura di volare: come sconfiggerla!

Paura di volare: come sconfiggerla!

La paura di volare è, in primo luogo, una paura del tutto irrazionale e ne soffrono circa 6 Italiani su 10.

Statistiche alla mano, stando ai dati dell’ICAO, l’Organizzazione internazionale dell’aviazione civile, nel 2016, ci sono stati 85 incidenti aerei su 34.000.000 di decolli, in pratica 2,46 disastri aerei ogni milione di partenze (e soltanto 6 con vittime). A conti fatti, soltanto uno schianto mortale ogni 5,7 milioni di partenze.

Il 2017 è andato ancora meglio!

Se osserviamo questi dati e li paragoniamo agli incidenti d’auto verificatisi nell’anno 2017, ci sono stati ben 174.933 incidenti con lesioni a persone e le vittime sono state ben 3.378 di cui 246.750 feriti!

A ben guardare quindi, l’auto è un mezzo di trasporto ben più pericoloso dell’aereo.

Qui di seguito una classifica con i mezzi di trasporto più pericolosi (numero di morti per miliardo di km percorsi):

  • Motocicletta: 13,81
  • Automobile: 0,72
  • Nave: 0,25
  • Autobus: 0,07
  • Treno: 0,04
  • Aereo: 0,03

(Fonte Aviation Safety Network)

Ancora una volta l’aereo risulta essere il mezzo di trasporto meno pericoloso 🙂

Se pensiamo invece agli incidenti domestici, nel 2008 i morti in Italia sono stati 5.783.

E’ buffo pensare che, quando ci troviamo su un volo aereo, dovremmo essere noi a chiamare a casa per chiedere se va tutto bene (e non il contrario)! Questo è quanto ci suggerisce la statistica.

Potremmo continuare a citare una moltitudine di dati e statistiche ma il succo non cambierebbe: è più facile morire colpiti da un fulmine, di malattia, per una tegola che ci cade in testa, per una puntura di un insetto, attaccati da uno squalo, colpiti da un meteorite ecc. ecc.

A conti fatti l’aereo risulta essere un mezzo (ed un luogo) estremamente sicuro.

Ciò è vero soprattutto quando si tratta di aerei di linea commerciali che viaggiano in aree controllate e regolamentate come l’Europa o gli USA.

Per i piccoli mono o bi-motore presenti in aree a rischio il discorso cambia leggermente, ma non c’è da preoccuparsi, l’incidente aereo, anche in questi casi, è soltanto un evento straordinario.

Perchè abbiamo paura di volare?

La paura di volare è una di quelle paure irrazionali che trova riscontro nella psicologia, in quelle che vengono identificate come fobie, ovvero paure sovradimensionate dalla nostra mente (piuttosto che da motivazioni concrete o giustificabili dal punto di vista razionale).

Non a caso, la paura di volare è chiamata Aerofobia.

Una delle cose che incute più timore (intrinseca alla nostra natura) è legata al solo pensiero di non poter fare niente in caso di incidente aereo, di non avere via d’uscita, questo è probabilmente ciò che scatena l’ansia e la paura del volo.

Abbiamo paura di ragni, insetti, di rimanere chiusi in un ascensore (tanto per citarne alcune), ma nessuna di queste paure ci paralizza quanto un viaggio aereo a tal punto che moltissime persone non hanno mai affontato un viaggio in aereo, in vita loro, per paura di precipitare!

Paura di volare: come superarla?

Per prima cosa occorre razionalizzare questa paura ed evitare che prenda il sopravvento. Rispondi a questa domanda:

  1. Quante persone conosci (personalmente o indirettamente) che sono morte in un incidente aereo? E quante ne conosci che sono morte in un incidente d’auto?

Dopo aver risposto alla domanda ecco che forse iniziamo a razionalizzare la paura!

In secondo luogo andiamo a scoprire cosa rende gli aerei dei mezzi così sicuri e perchè è davvero improbabile che si verifichi un incidente aereo.

  1. Tutti i componenti di un aereo vengono testati migliaia di volte e sono sottoposti stress test al fine di verificarne la resistenza in condizioni critiche;
  2. Tutti i componenti di un aereo sono sottoposti ad una manutenzione continua e programmata;
  3. Gli aeromobili subiscono frequenti aggiornamenti sia dal punto di vista meccanico, elettrico/elettronico che comprende anche l’aggiornamento dei software di bordo;
  4. I piloti vengono costantemente formati e sanno cosa fare in tante situazioni di emergenza: nella realtà, fortunatamente, non è come nei film e i piloti vengono addestrati costantemente ad affrontare le situazioni di emergenza con freddezza e lucidità (atterraggio senza carrello, atterraggio senza un motore ecc.);
  5. Le compagnie aeree che non si attengono a severi protocolli vengono inserite in quella che viene chiamata “blacklist” ed è fatto loro divieto di far volare i loro aerei sul territorio Europeo. La maggior parte di queste compagnie aeree provengono dal continente africano ma anche dal sud america, paesi dell’est e medio oriente. Le compagnie aeree europee, da questo punto di vista, sono molto sicure!
  6. Tornando per un attimo alle nostre statistiche, David Ropeik della Harvard University ha calcolato che la probabilità di morire durante un viaggio aereo è di 1 su 11.000.000
  7. Le turbolenze, anche quelle più forti, sono fastidiose ma non pericolose;

Secondo la psicologa Francesca Nicoletti “La rapidità delle variazioni e l’altitudine attivano i circuiti cerebrali dell’ansia e stimolano il sistema vestibolare, determinando sensazioni neurovegetative a volte spiacevoli, come vertigini e nausea”.

Molti rumori “sinistri” e sensazioni che si provano durante il volo (ad esempio quando sull’aereo vengono estesi i flap e si ha la sensazione che l’aereo stia “scendendo troppo rapidamente”) sono del tutto normali ma se non le hai mai sperimentate, e non ne conosci le cause, possono spaventarti.

Idem quando vengono abbassati i carrelli di atterraggio, rumori e sensazioni strane! Ma è tutto normale 🙂

La “catena degli eventi”: quando tutto va storto!

Trasmissioni come “indagini ad alta quota” ci mostrano come, la vera causa di un incidente aereo, sia la “catena degli eventi”: un componente difettoso, sommato ad un’imperizia del pilota, sommato al maltempo, sommato ad un’errata comunicazione con la torre di controllo ecc., tutti questi elementi diventano spesso lo scenario tipico del classico incidente aereo.

Questo per dire che: una sola causa, difficilmente, conduce all’incidente.

Se si ha la pazienza di leggere tutta questa pagina, si comprenderà come il più grande disastro aereo della storia sia stato causato da una moltitudine di eventi, coincidenze e negligenze che hanno condotto al tragico evento.

L’incidente di Tenerife, tuttavia, ha aperto la strada a nuovi protocolli di sicurezza che vengono utilizzati anche oggigiorno.

Combattere la paura di volare!

Se non riusciamo a combattere completamente la paura di volare, almeno proviamo a controllarla:

  • Con esercizi di rilassamento che aiutano ad affrontare un viaggio con meno ansia e maggior serenità;
  • Informandoci e cercando di comprendere la natura irrazionale di tale paura;
  • Pensando a quanti prendono l’aereo quotidianamente (politici, calciatori, artisti, giornalisti ecc.) senza alcun problema;
  • Seguire corsi informativi sul volo, esposizione virtuale con simulatori di volo
  • Effettuare i primi voli facendosi affiancare da persone esperte, rassicuranti o che l’aereo lo prendono spesso.

Un’aiuto può arrivare anche dal volo simulato

Un utente ci scrive: “Io stesso avevo una grandissima paura di volare e avvicinarmi al mondo del volo simulato, mi ha permesso di comprendere come l’incidente aereo sia un’evento rarissimo ed altamanete improbabile”.

Per chi ha paura di volare ma proprio non vuole privarsi di questo piacere, Alitalia ha realizzato dei corsi (a pagamento), con un programma di 2 giorni, che permette ai partecipanti di familiarizzare con l’equipaggio, di conoscere le procedure di sicurezza, l’addestramento dei piloti e molto altro.

Curiosità:

In Italia, talvolta, al momento dell’atterraggio, i passeggeri si lanciano in un applauso liberatorio, come se l’atterraggio fosse un evento eccezionale! 🙂


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Grazie!

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